Se si ha la necessità di guidare in un Paese straniero, ci può essere la necessità di far tradurre la propria patente: vediamo qual è la procedura da seguire a questo scopo.

In previsione di un viaggio in un Paese straniero – sia esso per una vacanza o per ragioni di lavoro – è necessario informarsi a proposito della validità della propria licenza di guida: in alcuni casi, infatti, ci può essere bisogno di procedere alla traduzione patente, e in particolar modo alla cosiddetta traduzione giurata. Per usufruire di un servizio di questo tipo è indispensabile rivolgersi a un professionista qualificato e affidabile, dal momento che si parla di una traduzione che ha anche un valore legale.

Che cosa sono le traduzioni giurate

Quando si parla di traduzione giurata si fa riferimento a un tipo di prestazione che è necessario per rendere ufficiale anche in una lingua diversa un documento, come per esempio un titolo di studio, un certificato, un testamento o – in questo caso – una patente. Quello delle traduzioni giurate è un settore di applicazione che presuppone una notevole specializzazione, ma per chi ha bisogno di un servizio simile non è così semplice riuscire a orientarsi.

A chi rivolgersi

In effetti, quando si ha la necessità di far tradurre in una lingua straniera la propria patente può essere complicato scoprire a chi affidarsi, anche perché nel nostro Paese non esiste un albo professionale dei traduttori, a differenza di quel che accade con molte altre categorie di lavoratori, dagli avvocati ai giornalisti, dai geometri ai commercialisti. Ecco, quindi, che intorno alla figura professionale del traduttore giurato c’è un po’ di confusione, anche perché nella maggior parte dei casi si tende a pensare che unicamente i traduttori che sono registrati presso gli albi dei tribunali abbiano l’abilitazione a svolgere le traduzioni giurate. Invece non è così.

Un problema da risolvere

Questo, per altro, può anche rappresentare un problema. In linea teorica, infatti, chiunque si potrebbe spacciare per un traduttore e proporre una traduzione giurata, magari a prezzi bassi per fare concorrenza alle agenzie di traduzione serie. Immaginiamo, per esempio, di dover andare in Giappone e di aver bisogno, quindi, di una traduzione asseverata della patente in giapponese. Come potremmo mai verificare che la traduzione che ci verrà fornita sia davvero aderente al testo originale e quindi affidabile? È vero che il giuramento serve al traduttore a giurare – appunto – di aver operato in modo corretto: ma l’asseverazione non garantisce di per sé la qualità e la correttezza del lavoro svolto. Ecco perché è sempre meglio rivolgersi a un’agenzia professionale, magari con un portfolio di clienti ben evidenziato sul proprio sito web, così da non correre rischi di alcun genere.

Quando la patente può essere tradotta

La traduzione della patente diventa giurata – o asseverata, a seconda del termine che si preferisce utilizzare – nel momento in cui viene resa ufficiale per mezzo di un giuramento, che viene compiuto a garanzia di buon adempimento. Questo giuramento si può svolgere o presso un tribunale o presso un notaio, ma anche nell’ufficio di un giudice di pace. È il giuramento, dunque, che conferisce valore legale alla traduzione della patente in una lingua straniera, e non conta se il traduttore è registrato oppure no agli albi dei tribunali.

Perché i traduttori giurati sono iscritti agli albi dei tribunali

Tale registrazione, infatti, serve solo ai traduttori il cui nominativo è presente nell’albo dei consulenti tecnici d’ufficio dei tribunali di venire accreditati per ricevere dalle cancellerie degli incarichi diretti, ma per i clienti non cambia assolutamente niente. Pertanto, se si è in procinto di andare all’estero e si pensa di aver bisogno di far tradurre la propria patente ci si può rivolgere a qualunque traduttore, purché bravo e competente, anche perché il valore legale della traduzione stessa non cambia in base al tribunale in cui avviene l’ufficializzazione.

Meglio informarsi in anticipo

In tutti i casi è sempre meglio informarsi con attenzione e con il dovuto anticipo per conoscere la normativa in vigore nel Paese di destinazione. Infatti in talune circostanze le ambasciate e i consolati nel nostro Paese impongono la necessità di una traduzione giurata effettuata unicamente da un traduttore che sia iscritto all’albo dei consulenti tecnici d’ufficio di un tribunale. In sintesi, per non avere brutte sorprese all’estero e non ritrovarsi nelle condizioni di non poter guidare, conviene contattare l’ambasciata italiana del Paese e richiedere tutte le informazioni del caso per sapere come muoversi. Così, si avranno a disposizione le indicazioni necessarie a capire non solo se la traduzione della licenza di guida serve davvero, ma anche se questa potrà essere eseguita da un traduttore qualsiasi o solo da chi è realmente registrato presso l’albo dei consulenti tecnici d’ufficio (a prescindere dalla collocazione geografica del tribunale presso cui è avvenuta tale iscrizione).