Prendersi cura del proprio corpo con una sana alimentazione è diventato molto popolare negli ultimi anni, perché si lavora molto sull’immagine di un corpo magro e in salute. Ci sono anche dei risvolti negativi che hanno portato ad una maggiore attenzione a questi temi. Uno è ad esempio l’obesità infantile, per la quale l’Italia è tra i primi posti d’Europa, e anche il crescente numero di disturbi legati all’alimentazione, che nelle forme più acute si trasformano in anoressia e bulimia, che nel nostro paese colpisce quasi il 5% della popolazione. Manca però una reale educazione alimentare, che servirebbe anche a contrastare il ricorrere a diete diffuse sul web e a metodi fai da te. Per avere infatti benefici sulla nostra salute con l’alimentazione bisogna rivolgersi, come per altri bisogni, a professionisti qualificati, che, dopo un’attenta analisi del singolo caso, possono elaborare un piano di cura basato su un tipo di nutrizione in linea con le caratteristiche del paziente. Tra i professionisti più idonei a prendersi cura delle persone che intendono intraprendere un percorso per migliorare il loro stato di salute attraverso l’alimentazione ci sono i nutrizionisti, professionisti specializzati nella nutrizione umana. Il nutrizionista è dunque una figura importante per conoscere come funziona l’alimentazione e quali sono gli alimenti di cui abbiamo bisogno per stare bene. Ecco quali sono i vantaggi dell’affidarsi a un nutrizionista. 


Chi è il nutrizionista
Prima di addentrarci sui principali benefici del rivolgersi a un nutrizionista, spieghiamo brevemente qual è il percorso da compiere per operare in questo campo e quali sono le eventuali specializzazioni.
Per diventare nutrizionista bisogna conseguire una laurea triennale o magistrale in biologia o scienze della nutrizione. Dopo aver ottenuto la laurea occorre effettuare l’esame di stato, che viene bandito dal MUR annualmente. Se si possiede il titolo triennale si può accedere al percorso per iscriversi all’albo dell’elenco dei biologi junior; se si possiede la specialistica si diventa biologi senior e si possono svolgere anche attività da coordinatore. Le prove dell’esame di stato sono 4, 2 scritte, 1 orale e una pratica. Superato l’esame ci si iscrive al Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Biologi per richiedere la registrazione all’albo. Dopo quest’ultimo passaggio, si può iniziare a svolgere la professione, da dipendente o da libero professionista.
Chi lo desidera può inoltre iscriversi a corsi post-laurea che permettono di specializzarsi in vari settori della nutrizione e diventare quindi un esperto per particolari esigenze nutrizionali, come il master in nutrizione sportiva, un settore in cui l’alimentazione è fondamentale per garantire prestazioni e benessere psicofisico.
I corsi di perfezionamento si possono seguire anche in modalità telematica, frequentando le università online riconosciute dal MIUR, come Unicusano e ciò permette di conciliare studio e lavoro e quindi di iniziare sin da subito a fare pratica. 

Di cosa si occupa il nutrizionista
Il biologo nutrizionista può operare come libero professionista o presso enti pubblici e privati. Si occupa di stilare diete per bambini, sportivi, persone con patologie particolari o persone che richiedono un percorso nutrizionale specifico, ma non può effettuare diagnosi e  prescrivere farmaci ed esami ematici.
Può anche lavorare come consulente alimentare nelle aziende e negli enti pubblici e privati, svolgere attività di divulgazione nell’ambito dell’educazione alimentare e partecipare a progetti di ricerca in ambito nutrizionale. Lo scopo del suo lavoro è quello di rispondere agli obiettivi della scienza della nutrizione umana, ossia studiare gli effetti del cibo sulla salute e lavorare sulla prevenzione di malattie connesse a cattive abitudini alimentari.


I vantaggi di affidarsi a un nutrizionista

Rivolgersi a un professionista per imparare a scegliere gli alimenti per il proprio benessere è vantaggioso da diversi punti di vista. Un primo elemento da tenere in considerazione è l’aspetto psicologico. Sentirsi bene con il proprio corpo e alimentarsi in maniera corretta genera benessere e serenità e questo è importante nel rapporto con gli altri. Un altro aspetto importante è legato all’educazione alimentare, che è fondamentale anche nella prevenzione delle patologie. Una recente ricerca italiana pubblicata su Nature Scientific Reports dimostra che un’alimentazione sana può contribuire a prevenire alcuni tumori, come quello del colon retto, e altre patologie neurodegenerative quali l’artrite reumatoide e l’aterosclerosi. Nutrirsi bene quindi è utile per contrastare alcune malattie, anche croniche ed ereditarie, soprattutto in soggetti con predisposizione o casi in famiglia. Una nutrizione corretta è inoltre indispensabile per chi fa sport e desidera massimizzare le performance anche mantenendo regimi alimentari corretti e per chi vuole sentirsi meglio con un corpo più tonico e armonico unendo movimento ad alimentazione controllata.

La corretta nutrizione è infine cruciale per chi ha delle intolleranze o allergie conclamate, perché grazie ad una dieta mirata, si riescono a bilanciare le mancanze determinate dall’alimento che non si può assumere e quindi si vive meglio e senza carenze che potrebbero provocare dei disturbi. Il consiglio è di iniziare sin da giovani, o addirittura da bambini, con delle sedute dal nutrizionista, per imparare a selezionare i prodotti e a conoscere gli effetti che il cibo ha sul nostro corpo. Gli effetti positivi ricadranno sull’umore, sulla cura di sé e anche sulla società, perché ci saranno persone più sane e più serene.