Per ottenere un raccolto soddisfacente bisogna prestare molta attenzione alla coltivazione. Le piante autofiorenti crescono in un arco di tempo che varia dai 60 ai 90 giorni. In questo articolo scopriremo alcuni trucchi per ottenere il massimo dalla semina.

I trucchi migliori per la coltivazione delle piante autofiorenti outdoor

Il suggerimento principale riguarda la temperatura. Non deve mai scendere sotto i 12 gradi o superare i 30 gradi. Le piante possono essere coperte con dei teloni per evitare i danni provocati dal sole o dalle intemperie. Devono assorbire la luce solare diretta per almeno 10 ore al giorno e la migliore esposizione per i vasi outdoor è verso sud. Per tutelare la crescita della pianta si possono utilizzare delle strutture di sostegno che guidano la crescita.

Un aspetto fondamentale da non sottovalutare mai è la qualità dell’acqua usata per annaffiare il terriccio. Per un maggior controllo sulla quantità e qualità dei minerali si può utilizzare l’acqua a osmosi inversa che viene filtrata con un processo molto sofisticato. Il problema principale per i coltivatori resta però il contrasto dei parassiti nocivi. Per combatterli si possono sfruttare degli insetti predatori, come le coccinelle, oppure delle piante come l’aneto, la melissa o il basilico.

Sono disponibili anche dei funghi micorrizici che proteggono le radici dai microorganismi presenti nel terreno. Per proteggere la pianta dai gatti o dagli uccelli si possono usare delle semplici reti metalliche.

Perchè coltivare le piante autofiorenti outdoor?

Le diverse varietà di piante autofiorenti crescono facilmente e rapidamente perché sono in grado di adattarsi all’ambiente. Possono essere coltivate anche indoor, ma è all’esterno che rendono di più grazie alle loro potenzialità naturali.

Fino a qualche anno fa le autofiorenti non suscitavano molto interesse nei coltivatori. Non erano ritenute all’altezza dei classici ceppi fotoperiodici che garantivano un’elevata resa e un aroma intenso. Oggi queste piante rendono notevolmente di più con raccolti abbondanti e di qualità superiore.

Molti hanno iniziato così a coltivarle all’aperto per ottenere il massimo da queste varietà. Garantiscono più raccolti in un anno, si adattano a qualsiasi spazio, come balconi e terrazze, e crescono molto velocemente. In meno di due mesi sono maturate, ma questo processo accelerato genera anche dei problemi. Gli errori non sono tollerati perché il tempo per correggerli non è sufficiente. Il ciclo di vita breve espone le piante a numerosi problemi che possono ridurne la produttività.

Conclusione

Le piante autofiorenti sono perfette per essere coltivate outdoor. Questi esemplari raggiungono il loro pieno potenziale in pochissimo tempo se vengono rispettati i suggerimenti descritti. Non bisogna essere degli esperti giardinieri per ottenere una resa soddisfacente dal punto di vista quantitativo e qualitativo.