Molti ignorano l’esistenza di due distinte varietà di cannabis e tendono erroneamente a confonderle. Eppure esistono delle differenze sostanziali tra queste due qualità. In questo articolo scopriremo quali sono.

Le differenze tra indica e sativa

Le due qualità differiscono per diversi fattori. Innanzitutto l’altezza. La cannabis sativa cresce di più ed ha dei rami più snelli e allungati. Raggiunge infatti dimensioni notevolmente superiori alle stesse condizioni dell’indica. Le foglie sono strette e affusolate, mentre le cime sono molto sottili.

I fiori infine appaiono vaporosi e leggeri. Le gemme si dispongono lungo i nodi sviluppandosi lungo i rami. La varietà indica ha una forma che ricorda quella di un fungo o di un cono, mentre le foglie ricordano delle dita tozze e piccole.

Le cime sono compatte ed estremamente dense come i fiori che rilasciano un profumo molto intenso nell’ambiente circostante. Le gemme si distribuiscono lungo il fusto ad intervalli regolari in corrispondenza dei nodi. Per questo i fiori sembrano più compatti quando in realtà sono solo più ammassati e concentrati. Profumano molto di più infatti rispetto a quelli prodotti dalla sativa.

Esaminate le differenze estetiche bisogna considerare adesso quelle in merito agli effetti rilasciati da entrambe le varietà di cannabis. In questo ambito l’indica e la sativa non si discostano molto perché ciò che varia è solo la percezione, la quantità assunta e la modalità di consumo. Le due qualità hanno un comune effetto rilassante o analgesico e per questo molti paesi ne hanno consentito l’utilizzo a fini terapeutici.

Senza tralasciare che secondo alcuni studi influiscono positivamente anche sull’umore e sullo stress. Le piante di sativa garantiscono però una maggiore rilassatezza sia fisica che mentale. Una differenza notevole tra queste due varietà riguarda  però i paesi di provenienza. La sativa viene coltivata principalmente nei paesi equatoriali come il Messico, la Colombia e la Giamaica. La variante indica la si trova invece principalmente in Asia centrale o nel subcontinente indiano nella zona compresa tra il Pakistan e l’Afhganistan.

La sativa dunque deve le sue caratteristiche agli ambienti umidi nei quali cresce. Per carpire la luce solare deve letteralmente competere per la sua sopravvivenza contro le altre piante. L’indica germoglia invece in ambienti più umidi dove diventa fondamentale ridurre al minimo la dispersione dei liquidi e dell’umidità.

Conclusioni

Le due varianti di cannabis devono le loro caratteristiche peculiari a diversi fattori, ma il principale resta il loro luogo di provenienza. Come abbiamo visto la sativa e l’indica vengono da due luoghi geograficamente molto diversi.